Conférence“Without art” Daniela Rosi


PAROLE CHIAVE (piano b)

– Borghesia
– Crisi
– Tristezza (nel senso della malinconia o depressione d’umore)
– Scoperte scientifiche e trionfo della tecnica (razionalismo)
– Potere-controllo-autocelebrazione
– Reazione avanguardia – distruzione delle certezze
– Inconscio (letteratura Dostoevskij) – occultismo (nel senso di non ponderabile) – Lombroso (interesse scientifico del genio e della follia) Non so se esiste la “fisiognomica” nella conoscenza cinese. Se sì, allora una parola che potrei usare è anche fisiognomica. Freud e Jung (inconscio collettivo e archetipi)
– Art brut (arte grezza) – Outsider Art (arte fuori dal mondo ufficiale dell’arte)
– Nazismo e condanna dell’arte rivoluzionaria. Grandi artisti e opere dei matti assieme.
– Debito arte del 900 nei confronti delle produzioni dei bambini, dei matti e dei popoli primitivi.
– Anti psichiatria
– Artisti e atelier nel mondo della cura.
– Attuale situazione per l’Outsider Art
– Arte e mercato

Tre vocabolo importanti:
Primitivismo.
Corsi e ricorsi storici
Contraddizioni nel pensiero e nel comportamento occidentali

Daniela Rosi

Scenografa di formazione, insegna nel biennio di specializzazione in “Atelier direction. Mediazione culturale dell’arte” all’Accademia di Belle arti di Verona.
Da settembre 1997 ad agosto 2014 è stata responsabile culturale del Centro di riabilitazione neurologica Franca Martini di Trento, dove ha lavorato con diversi artisti colpiti da malattia degenerativa e ha approfondito gli studi di neuroestetica.
Da settembre 2014 ha assunto il nuovo incarico di presidente e direttore artistico del LAO, un progetto che ha come scopo la ricerca, il sostegno e la promozione degli artisti outsider.
Da molti anni studia il rapporto che esiste tra arte, malattia, disagio e pratiche artistiche autodidatte e si dedica alla scoperta di nuovi talenti fuori dagli ambiti ufficiali dell’Arte, all’interno di laboratori protetti, nel mondo della cura, nell’ambito della marginalità sociale ed etnica.
Dal 2004 dirige presso l’Accademia di belle arti di Verona, e in collaborazione con altre istituzioni nazionali, un progetto di ricerca denominato “Osservatorio nazionale di Outsider Art” che si occupa del monitoraggio delle opere che escono dai luoghi di cura.
Negli anni accademici 2004/05 e 2005/06 ha progettato e coordinato, con la direttrice accademica Elisabetta Diprisco, il primo biennio italiano di secondo livello (nel corso di “Arti visive e Discipline dello Spettacolo”) per la specializzazione in Outsider Art, con lo scopo di specializzare gli studenti nella “conduzione di atelier nei centri di salute mentale e nei centri neurologici”.
Negli stessi corsi ha insegnato “Storia sociale dell’arte”.
Ha curato numerose mostre di Outsider Art in tutta Italia, curato cataloghi e scritto diversi articoli pubblicati sia in Italia che all’estero.
Tiene frequentemente lezioni, conferenze e seminari sul tema dell’ Outsider Art, oltre che per l’Accademia di Verona, anche per altre istituzioni universitarie, gallerie d’arte, aziende sanitarie e realtà di studio in ambito psichiatrico e neurologico e ai corsi di specializzazione per studenti di materie artistiche e personale medico/sanitario.
Cura per la Fondazione per l’Arte di Roma il progetto “Arte senza confini”.
Dirige la collana “I Funamboli” (monografie di artisti marginali) per i tipi di Campanotto Editore di Udine.
Realizza regolarmente installazioni di land art.